Il Genio

E-zine , di Ninni Radicini , sulla vita del Principe Antonio de Curtis e sulle opere artistiche di Tot≥


Numero III - Luglio 1997








Sommario




Articoli
  • Match : Tot≥ vs Buster Keaton
  • Una scena : da " Tot≥ Peppino e la dolce vita"
  • Arte e Tot≥
  • La Terra vista dalla Luna
  • " Non votate per me !! ". Dal film " Gli onorevoli"
  • Un film mancato
  • Tot≥ e la storia ( seconda parte )
  • Chi ricorda Tot≥ ?
  • Tot≥ in TV




  • Match : Tot≥ vs Buster Keaton


    Buster Keaton e Tot≥ ebbero alcune caratteristiche comuni. L ' aspetto fisico innanzitutto.
    Entrambi magri e pallidi, sapevano recitare con il volto.
    Tot≥ distorceva la sua faccia e la adattava alla situazione.
    Keaton invece aveva un volto "bloccato" , non lasciava trasparire nΘ gioia ne tristezza.
    La sua espressione era malinconica e realista.
    Entrambi girarono gli ultimi film della loro carriera con la coppia Franco Franchi e Ciccio Ingrassia , due comici , che come Tot≥ , con i loro film riempivano i cinema , facendo la fortuna dei produttori , ma che sono stati , soprattutto nel pieno della loro attivitα , poco considerati dalla critica.
    Tot≥ interpret≥ , tra Marzo e Aprile del 1967, con Franco e Ciccio , l ' episodio " Che cosa sono le nuvole ?" diretto da Pier Paolo Pasolini , inserito nel film "Capriccio all ' Italiana".
    Tot≥ , non riusc∞ mai a vederlo , perchΘ mori prima della sua uscita cinematografica.
    Buster Keaton , con i due attori siciliani , gir≥ il suo penultimo film : "Due marines e un generale".
    Film distrutto dalla critica , ma dove invece Buster Keaton riusc∞ comunque a recitare scene divertenti, e una bella scena finale triste che sembra riassumere la sua carriera.
    Buster Keaton, fu spiazzato dall' avvento del cinema sonoro, come Chaplin , anche se quest ' ultimo riusc∞ a mantenere intatta la sua celebritα.
    Keaton, invece , era esclusivamente un attore da cinema muto. E non Φ una considerazione limitativa.
    Keaton era perfetto per il muto, perchΦ non aveva bisogno di parlare per esprimere i suoi stati d ' animo , le sue idee , e le sue intenzioni.
    Ha giα del l' incredibile che un attore , che non sorrideva mai ,anzi che aveva sempre la stessa espressione facciale , in qualunque scena drammatica o comica, sia stato considerato , e sia passato alla storia , con la etichetta di attore comico, dato che , osservando i suoi film e i suoi comportamenti , Keaton , non da l ' idea di provocare la risata nel pubblico ( al contrario di Chaplin , che invece si "muoveva" cercando di far ridere lo spettatore ).
    Keaton e Tot≥ ,avevano in comune la faccia.
    La stessa faccia, pallida e allungata, talmente drammatica da far pensare a una persona che combatte una ossessione o la solitudine , o talmente comica da far nascere una risata.
    Buster Keaton e Tot≥ sono entrambi individualisti , ma Keaton lo Φ in modo pi∙ evidente, forse perchΘ pensa che nessuno lo aiuterα , e allora Φ obbligato a far da se , mentre Tot≥ , che si ritrova sempre qualcuno vicino , da l ' impressione di tenere in considerazione la volontα altrui , ma in realtα Φ sempre lui che decide ; o perchΘ non si fida degli altri , o perchΘ li considera non abbastanza capaci di risolvere il problema.
    Perci≥ Keaton , parte a testa bassa per uscire dalle situazioni in cui si ritrova mentre Tot≥ segue sempre due azioni parallele.
    Da un lato lui , come singolo cerca di indebolire e sfiancare l ' avversario , senza mai cercare esplicitamente lo scontro ( es. nel film Tot≥ a Colori , lui e l ' "Onorevole Cosimo Trombetta") e nello stesso tempo " manda all ' attacco" i suoi amici : un comportamento molto bizantino.
    Sia Keaton che Tot≥ per≥ non si arrendono mai. Non hanno alternative. O si arriva al loro obiettivo oppure nulla.
    Keaton fu distrutto dal sonoro , perchΦ lui era perfetto per il cinema muto.
    Molto pi∙ specifico di Chaplin , Harold 'Lloyd, e forse degli stessi Stanlio e Ollio.
    Secondo me era perfetto perchΘ riusciva a muoversi , in modo realistico, all ' interno di una scena ,senza dare l' impressione di artificiositα che gli altri finivano comunque per dare.
    Si tratta comunque di due attori straordinari , inimitabili.


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    Una scena : da " Tot≥ Peppino e la dolce vita"


    Nel film "Tot≥ Peppino e la dolce vita", c' Φ una scena con un riferimento sociologico abbastanza singolare.
    Mi riferisco alla scena in cui Tot≥ e Peppino dopo avere fatto conoscenza di due ragazze , si recano in un night.
    Entrano.
    Tot≥ si trova di fronte un cameriere con un vassoio.
    Riesce a scansarsi.
    Peppino invece no.
    E il cameriere gli va a sbattere contro, facendo cadere il vassoio.
    A quel punto arriva il capo del personale e si scusa con i due. DopodichΘ , gli chiede : " I signori hanno il tavolo ?".
    La risposta immediata di Peppino Φ :" No. Non l ' abbiamo portato " (!)
    Il capo del personale ha un attimo di perplessitα e dice : " e come si fa ?"
    Tanto basta a Peppino per dire " Lo vado a prendere ?! "
    Quale Φ la forza "devastante" di questa scena ?
    PerchΦ Peppino , prima , dice in tutta tranquillitα di non avere portato il tavolo , come se fosse un abitudine normale quando si va in night, e poi propone anche di andare a prenderlo ?
    Peppino con queste battute fa riferimento ad una usanza, o consuetudine in voga negli anni 50 e all ' inizio degli anni 60, nelle piccole cittα , ma anche nelle grandi cittα , soprattutto nei quartieri.
    In quel periodo, le serate erano vissute in modo diverso da quelle attuali soprattutto per le persone meno abbienti.
    La televisione non era ancora un elettrodomestico, ma un strumento, un lusso.
    E allora la sera , le persone, si ritrovano per esempio nelle trattorie o nei bar , per discutere o anche per guardare la televisione.
    Nei quartieri , non era raro che le persone, la sera, si recassero nelle trattorie , o comunque in luoghi di ritrovo , portandosi la cena, le sedie , e .. all ' occorrenza il tavolo. (!)
    Peppino , in questo film, arriva a Roma da un paese in provincia, portandosi dietro le sue abitudini.
    A distanza di tanti anni , che diventano una miriade dal punto di vista dei cambiamenti della societα, la battuta di Peppino che allora faceva sorridere, per via delle sue abitudini di provincia a confronto con la grande cittα, oggi fa sorridere perchΦ considerata surreale.
    Ma quella battuta invece aveva una origine .... reale !


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    Arte e Tot≥


    Achille Bonito Oliva , critico d' arte e ideatore negli anni 70 della Transavanguardia, Φ un estimatore di Tot≥.
    Una volta ebbe a dire che Tot≥ fu il pi∙ grande critico orale d ' arte , in grado di spiegare le teorie alle masse, senza spocchia e con ironia.
    La considerazione risult≥ sulla basa di uno studio , da lui compiuto , sui film di Tot≥ , dai quali ha rilevato quei passi in cui vengono trattati la pittura , la letteratura e la scultura.
    Questo lavoro di ricerca e di critica , dedicato da critico a Walter Benjamin , che studio l ' opera d ' arte con riferimento all 'era della riproducibilitα tecnica , Φ stato assemblato in un video "Tot≥ d ' arte" che venne presentato un paio di anni fa all ' Electronic Art CafΦ , uno spazio del Palazzo delle Esposizioni , a Roma.
    Tra le varie scene cinematografiche evidenziate , vi Φ come inizio , quella del film "Tot≥ cerca moglie" in cui Tot≥ interpreta la parte di uno scultore , che illustra le sue opere.
    La prima , un telaio di ferro , per Tot≥ rappresenta una Venere ed " Φ meglio di quella di Milo , perchΦ con questa ci puoi sturare il lavandino".
    La seconda opera , un blocco di marmo , Φ una "Madre col bambino che piange", per Tot≥ infatti "la madre Φ andata via , il bambino piangeva ed Φ andato a cercarla".
    Per questi motivi lo "scultore" Tot≥ , si dichiara "maestro dell ' assenteismo , perchΘ nelle mie opere manca sempre qualcosa".
    Un altro film fondamentale, per il rapporto tra Tot≥ e l ' arte , Φ "Tot≥ Eva e il pennello proibito". Tot≥ , il maestro Scorcelletti , Φ un copista che viene invitato a Madrid per fare una copia della "Maya desnuda" del Goya, e la sua idea Φ che sia pi∙ difficile copiare che creare , infatti dice "Ma guarda tu , la Maya di questo Goya Φ identica , precisa alla mia ...... tutti sono capaci di fare , ma Φ copiare che Φ veramente difficile".
    Bonito Oliva dice , con riferimento a questa scena che Tot≥ anticipa l ' Anacronismo teorizzato molti anni dopo.
    In "Tot≥ cerca moglie" , Tot≥ , scultore copia dal buco della serratura la modella di un suo collega e dice :" Io non la desidero .... io la considero e osservo".
    In "Tot≥ a colori" c' Φ la scena del concerto interminabile, in piazza , che fa arrabbiare l ' italo-americano rientrato nel paese di origine: secondo Bonito Oliva Φ la parodia di compositori , come Nino Rota , che utilizzavano i brani classici e gli stranieri.
    Nel film "Signori si nasce" , Tot≥ cerca di imbrogliare il fratello , Peppino de Filippo, proponedogli di costruire una tomba di famiglia piuttosto singolare : tutta di marmo nero , otto colonne e su ogni colonna un puttino , uno scalone con 70 gradini, muro del pianto , archi di trionfo , piscina , bar.
    Per Achille Bonito Oliva questa idea di Tot≥ rientra nella post-avanguardia.
    Nel film "Tot≥ Peppino e la Malefemmina" , vi Φ la scena celebre in cui Tot≥ detta a Peppino una lettera, e in cui ad un certo punto Tot≥ dice " Punto , virgola , un punto e un punto e virgola ,.....abbondiamo , cos∞ non dicono che siamo tirati ....".
    Per Bonito Oliva , quella lettera Φ un testo Futurista , e la scomposizione della sintassi e della punteggiatura Φ riconducibile al Dadaismo.


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    La Terra vista dalla Luna


    Si tratta di un episodio nel film "Le streghe" , del 1966 , anche se Φ pi∙ celebre del film stesso.
    I protagonisti sono Tot≥ e Ninetto Davoli e Silvana Mangano. Il regista Φ Pier Paolo Pasolini.


    In un epoca imprecisata , Ciancicato Miao ( Tot≥), impiegato comunale si trova davanti alla tomba di sua moglie Crisantema , insieme a lui c'Φ suo figlio Baci∙ ( Ninetto Davoli ). Entrambi hanno i capelli rossi.
    Crisantema Φ morta per una indigestione di funghi avvelenati, e la tomba che i due hanno fatto costruire ha la forma di un statua che rappresenta la donna come casalinga con un mattarello in mano.
    Tot≥ e il figlio , decidono per≥ di non rassegnarsi al destino , e iniziano a cercare una donna che possa sostituire la moglie-madre.
    I due , vivono in una specie di baracca blu , in un luogo dove si trovano altre baracche , e dove ogni tanto passa una coppia di turisti stranieri , in tenuta da safari
    ( il marito Φ interpretato da Laura Betti ).
    Iniziano allora a valutare tutte le donne che incontrano. La prima Φ una vedova alterata che li prende a colpi di ombrello appena le si avvicinano.
    Poi incontrano una prostituta, e quindi si imbattono in un manichino. Ciancicato e Baci∙ sono disperati.
    Ma poco dopo vedono una donna , Assurdina Ca∞ , ( Silvana Mangano ) dai capelli verdi e con un viso bianchissimo , che sta in ginocchio davanti ad un altare di un santo.
    Ciancicato e Baci∙ sono incantati da quella donna ,e Ciancicato inizia a parlarle chiedendole di rispondere, ma la donna lo guarda soltanto.
    Allora Ciancicato gli offre una banana , che quella donna inizia a mangiare. Assurdina non pu≥ rispondere perchΘ Φ sordomuta , e i due lo capiscono quando possa un aeroplano , il cui rumore intenso non la scuote per nulla. Ciancicato Φ deciso allora a proporle di sposarlo , ma deve farlo a gesti.
    La donna accetta.
    Il matrimonio si celebra in una chiesa vuota , con un gatto come unico testimone, e Baci∙ che con una armonica suona il "Vα pensiero". Il prete alla fine delle cerimonia non dice "la messa Φ finita" , ma "state bene, buonasera."
    Ciancicato , Assurdina e Baci∙ , vanno nella baracca piena di oggetti svariati , tra cui un teschio umano , un cinese che vende cravatte , una fotografia di Charlie Chaplin.
    E ' Assurdina , che in una scena accelerata , riporta ordine in quella baracca trasformandola in un luogo pi∙ abitabile.
    Ma Ciancicato pensa che sia arrivato il momento di vivere in una vera casa ; ma purtroppo non hanno i soldi per farlo.
    Decidono allora di procurarseli , inscenando un finto suicidio di Assurdina.
    E ' dalle arcate , in alto , del Colosseo , che la donna minaccerα di gettarsi, se non sarα aiutata dalla societα.
    Sotto , nella strada, Ciancicato e Baci∙ raccoglieranno i soldi offerti da coloro che stanno osservando la scena.
    Arrivano intanto i due turisti , che passavano tra le baracche, che si arrampicano fino in cima al Colosseo.
    L∞ gettano via una buccia di banana , sulla quale Assurdina scivola , precipitando nel vuoto.
    Ciancicato e Baci∙ sono disperati , mentre altri che li aiutavano a raccogliere le offerte di quel "pubblico" ridono.
    I due allora di nuovo al cimitero , stanno di nuovo davanti alla lapide eccentrica di Assurdina , simile a quella della prima moglie.
    Ma ritornati nella baracca vi ritrovano Assurdina sorridente , in abito da sposa.
    I due fuggono terrorizzati , ma ritornano all ' ora di pranzo , iniziando a dialogare con Assurdina , e constano che anche da morta pu≥ fare tutto ci≥ che si fa da vivi.
    " E' la felicitα ! " grida Ciancicato.
    Poco dopo appare una didascalia , che rappresenta la morale del film : " Essere vivi o morti Φ la stessa cosa".


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    "Non votate per me !! ". Dal film "Gli onorevoli"


    Negli anni '60 ci furono molti film "a episodi".
    Nacquero per un motivo poco filosofico e molto umano.
    Molte volte , i registi che volevano mettere insieme attori celebri in qualche loro film, si scontravano con la "suscettibilitα" di molti di loro , i quali non volevano recitare come "spalle" di loro colleghi altrettanto celebri , e nemmeno , vedere il proprio nome a caratteri pi∙ piccoli, di quello degli stessi colleghi , sui manifesti cinematografici e sulle locandine.
    I registi allora escogitarono la trovata, di dividere il film in pi∙ episodi , dove in ognuno era protagonista uno degli attori celebri.
    Il film " Gli Onorevoli" , girato nel 1963 , era strutturato in modo simile. Non vi erano per≥ degli episodi con inizio e fine ( es. " I mostri " ), ma le loro storie scorrevano parallele , alternandosi.
    E ', come si intuisce dal titolo , un film che si incentra su una campagna elettorale di vari candidati.
    Anzi sulle avventure, o per meglio dire , sulle disavventure dei vari candidati che erano interpretati da alcuni dei grandi protagonisti della commedia italiana.
    Franca Valeri interpretava una candidata della DC, alle prese con un corteggiatore-impostore , Franco Fabrizi. Gino Cervi era il candidato Liberale che doveva fronteggiare un avversario arcigno, Aroldo Tieri , candidato del Partito comunista.
    Peppino de Filippo , del movimento sociale , dopo una disavventura con un meccanico antifascista , Memmo Carotenuto, riusciva a raggiungere gli studi della Televisione, dove avrebbe dovuto partecipare alla Tribuna Politica.
    Ma l∞ , Peppino speriment≥ su di sΦ gli effetti della "politica spettacolo" giα teorizzata dal truccatore televisivo, Walter Chiari.
    Tot≥ interpretava , Antonio La Trippa, candidato del partito nazionale della restaurazione, di ispirazione monarchica ( anche Antonio de Curtis nella realtα era monarchico ), che seppure animato da una volontα immensa, doveva affrontare una serie di ostacoli.
    Innanzitutto non aveva un numero di lista "spendibile".
    Il film Φ stato girato nel 1962 , e c' era il sistema elettorale proporzionale, e a lui avevano assegnato il 47, che per i giocatori del lotto significa "morto che parla".
    Faceva dei comizi improvvisati.
    La sua tribuna era la stanza da bagno , e da l∞ con un megafono rudimentale , arringava i suoi coinquilini.
    Ma il candidato La Trippa , aveva per≥ contro molte persone a lui vicine.
    Innazitutto la moglie che non nascondeva di votare per la DC. Il suo maggiordomo, un suo ex soldato che votata per il PAPI, un partito dei pensionati la cui sigla venne fraintesa da Tot≥ , il quale non riusciva a capire come la Dc avesse fatto a candidare il Papa (!)
    E c ' era il portiere dello stabile , Riccardo Billi , che proprio non lo sopportava.
    Ma venne il giorno del comizio finale ,a Roccasecca , l∞ dove il Partito Nazionale della Restaurazione , aveva la suo collegio elettorale pi∙ sicuro, e dove il cavaliere Antonio La Trippa era stimato e rispettato dagli elettori che ne apprezzavano la onestα ; e quindi lo avrebbero votato in massa.
    Arrivarono per l ' occasione , anche i vertici del partito, che in veritα non aveva molti deputati e in quelle elezioni faceva affidamento soprattutto sul cavaliere La Trippa , che forse sarebbe stato il loro unico esponente in Parlamento.
    C ' erano da definire le linee generali, e cosi il presidente del partito e gli altri dirigenti , dissero a Tot≥ quali erano i loro progetti per il futuro.
    Il Cavaliere La Trippa ascoltava.
    Gli dissero che la loro scarsa rappresentanza parlamentare , poteva anche avere dei lati positivi.
    PerchΘ anche un solo voto , in Parlamento pu≥ essere determinante per approvare una legge o per votare una maggioranza di governo.
    Ma un eventuale aiuto da parte loro , doveva fondarsi sul principio del "Do ut Des".
    Tot≥ sulle prime non aveva inteso bene questo "Do adesso" (!)
    Ma i dirigenti del suo partito glielo spiegarono subito.
    Data la fiducia che gli elettori di Roccasecca avevano per il candidato La Trippa , lui sarebbe di sicuro stato eletto.
    Arrivato in Parlamento avrebbe ceduto al migliore offerte il suo voto e in cambio al partito sarebbero andati degli appalti.
    Il Cavaliere La Trippa cap∞.
    "Scusate la mia ignoranza in questa specie di politica. Ma io so che il deputato dovrebbe fare gli interessi del cittadino." disse Tot≥, ormai scoraggiato e deluso.
    "Cose passate" dissero subito gli altri a quel tavolo.
    Si spostarono allora in piazza dove la popolazione aspettava il suo candidato.
    Tot≥ , sal∞ sul palco , e inizi≥ i suo comizio.
    Stava per cominciare un comizio mai visto !
    " Se io vi dicessi che una volta eletto far≥ costruire ponti , strade , case...case, ....voi mi credereste ?" url≥ Tot≥ al pubblico.
    "Si !!" fu la risposta unanime, del popolo che lo ascoltava.
    Ma il candidato La Trippa ribattΦ.
    " E' perchΦ siete fessi.....perchΘ io una volta eletto , per Roccasecca non potr≥ fare un cacchio ... dico .... cacchio !".
    La gente era scioccata.
    "Non votate per me !!! " allora url≥ il candidato La Trippa , mentre il camion , che serviva da palco ,con tutti i rappresentanti del partito si allontanava , e la gente inferocita gli lanciava ortaggi.


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    Un film mancato


    Il film "Un mostro e mezzo" , del 1965 , ha avuto come interpreti pricinpali Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
    Ma in questo film , all ' origine i protagonisti dovevano essere Tot≥ e Boris Karloff.
    La curiositα della vicenda stα sia nel tipo di film , sia nella coppia di attori che all ' origine dovevano essere i protagonisti.
    "Un mostro e mezzo" Φ un film non usuale per la cinematografia italiana.
    E ' infatti un accostamento di due generi , il noir e la commedia.
    E ' noir la prima parte del film , con qualche scena "alla Roger Corman", la seconda parte sΦ composta in modo paritario dai due generi cinematografici.
    ( Ricordo un altro film , di genere simile : "Crimen" , di Mario Camerini, nel '60 ).
    Ma in realtα , credo si tratti di una semplificazione , necessaria , dato che le due componenti del film sono prese in alcune loro varianti.
    In breve la trama.
    Su un treno francese , dentro una valigia , viene trovato un cadavere. Del fatto viene accusato un viaggiatore ( Franco Franchi) ; ma non Φ lui il colpevole.
    Condannato a morte tramite ghigliottina , riesce a fuggire , durante l ' esecuzione aiutato da un uomo ( Ciccio Ingrassia) , prima intravisto nel treno , e che poi gli si era presentato anche in carcere, per condurlo alla esecuzione.
    La ricompensa che ex condannato morte , si trova a dare al suo soccorittore stα nel prestarsi ad un esperimento : il soccorritore , che Φ un chirurgo , vuole cambiargli i tratti del volto e utilizzarlo per potere a termine un suo progetto ....
    Premesso che il film Φ stato , secondo me , ben interpretato dai due attori siciliani Φ per≥ interessante anche pensare a come si sarebbe sviluppato qualora i protagonisti fossero stati Tot≥ e Boris Karloff.
    Questa coppia sarebbe stata innanzitutto piuttosto curiosa.
    Tot≥ in quel periodo iniziava a interpretare ruoli cinematografici pi∙ rilevanti ( era iniziata la fase della collaborazione con Pasolini ).
    Boris Karloff , aveva avuto il suo momento di celebritα , interpretando il personaggio di Frankenstein , e divendonone l ' icona per antonomasia. Negli anni 50 e 60 aveva interpreato vari film del genere horror , ma la sua carriera conclusasi nel '68 , era rimasta , e rimarrα legata a Frankenstein.
    Sarebbe interessante sapere quali ruoli sarebbero stati interpretati dai due. In teoria ognuna delle due ipotesi Φ valida.
    Sia la prima , per cui Tot≥ avrebbe potuto interpretare la parte poi di Franco Franchi ( vittima-protagonista ) , e Karloff la parte poi di Ciccio Ingrassia ( chirurgo-protagonista in seconda lettura).
    Ma dati i "trascorsi" di Karloff , non si pu≥ escludere la possibilitα che invece Tot≥ interpretasse la parte del chirurgo , e Karloff , quello della vittima , da sottoporre alla plastica facciale.
    Valutando le "affinitα" di recitazione e di mimica , tra le due coppie di attori , io propenderei per la prima ipotesi.


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    Tot≥ e la Storia ( seconda parte )


    Un altra delle casate che si possono riscontrare nel nome completo del Principe Antonio de Curtis , Φ quella dei Ducas.
    Fu una famiglia aristocratica bizantina , che arriv≥ al trono imperiale con Costantino X e Michele VII Parapinace.

    Costantino X ( ? - 1067 ) , fu imperatore bizantino dal 1059 , alla abdicazione di Isacco I Comneno di cui era ministro, fino al 1067. Fren≥ il prepotere militare , ma sguarn∞ il fronte asiatico , contro i selgichidi , e quello illirico contro gli ungari.

    Michele VII ( ? ) fu imperatore d ' Oriente dal 1067 al 1078.
    Detronizzato per la sua inettitudine al governo si fece monaco e divenne poi vescovo di Efeso.

    Il declino dei Ducas , per≥ , fu rapido , dopo il XIII secolo.


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    Chi ricorda Tot≥ ?


    Sarebbe interessante sapere , quali sono le cittα che hanno dedicato al Principe Antonio de Curtis, una strada , una piazza , o una scultura.


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    Tot≥ in TV


    Domenica 6 Luglio
    Rai 3 . ore 09:15 . Sua Eccellenza si ferm≥ a mangiare ( Italia '61 )
    Regia : Mario Mattoli.
    Con : Tot≥ , Ugo Tognazzi , Virna Lisi , Lia Zoppelli, Raimondo Vianello.

    Nota : Tot≥ , interpreta la parte di un ladro , che si trova a tentare di rapinare una casa , in cui un uomo ( Ugo Tognazzi ) , che vi si trova in compagnia della sua amante, telefona alla moglie (Virna Lisi ) , dicendo invece di trovarsi in compagnia di un certo Dottor Tanzarella.
    Il giorno dopo , l ' uomo affrontato sulla questione dalla moglie e dalla suocera ( Lia Zoppelli ) , sarα "giustificato" con l ' arrivo di Tot≥ , che si presenterα come ,Dottor Tanzarella , suo amico di lunga data.
    Ma il Dottor Tanzarella , esiste davvero , ed Φ il medico personale di Mussolini..... Da quel momento iniziano una serie di equivoci.
    Da non perdere alcune scene : la visita al "malato presunto" ,nella trattoria , la "consulenza medica" a Lia Zoppelli per il genero , Ugo Tognazzi, e la telefonata a "Lui".

    Valutazione : Secondo tentativo di utilizzare la coppia Tot≥ - Tognazzi.
    Il film Φ divertente , ma Ugo Tognazzi non Φ una "spalla" , o non Φ la spalla ideale per Tot≥, che comunque riesce a "portare" lo spettatore fino alla fine del film, grazie alla sua comicitα che si adatta anche a condizioni non favorevoli.


    Venerd∞ 11 Luglio
    Rai 1 . ore 03:20 . Il ratto delle Sabine ( Italia '45 )
    Regia : Mario Bonnard
    Con : Tot≥

    Nota : In questo film , giα trasmesso in TV un paio di mesi fa , una compagnia teatrale decide di mettere in scena un testo di un autore sconosciuto.

    Valutazione : Film della prima parte di carriera di Tot≥.
    Lo spettatore dovrebbe vederlo senza l ' idea di confrontarlo con il film "classici" di Tot≥ ( es. Tot≥ Peppino e la Malafemmina )


    Venerd∞ 11 Luglio
    Retequattro . ore 20:30 . Tot≥ Vittorio e la Dottoressa ( It/Fr/Sp '57)
    Regia : Camillo Mastrocinque
    Con : Tot≥ , Vittorio De Sica , Abbe Lane

    Nota : Tot≥ Φ un detective privato , che insieme ad suo collega , viene incaricato da due donne di scoprire , quanto pi∙ possibile sulla vita di una dottoressa americana ( Abbe Lane ) sposata con il loro nipote.
    Da non perdere la scena del dialogo , in ufficio, tra Tot≥ , il suo aiutante e le due donne.

    Valutazione : Anche qui Tot≥ deve "far da solo" molte scene.
    Con Vittorio De Sica , che da l ' impressione di volere concludere al pi∙ presto possibile questo film.


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    *

    Una precisazione.
    Nel numero precedente , a proposito del film "Tot≥ contro il pirata nero" , avevo citato tra i protagonisti Carlo Giuffre. In realtα si trattava del fratello , Aldo.
    Mi scuso con i lettori per l ' errore.


    Questo numero della E-zine "Il Genio" Φ stato ideato , scritto ed editato da Ninni Radicini

    Spero che i lettori abbiano trovato interessante il contenuto.
    Scusate per gli eventuali errori di sintassi.
    Sar≥ lieto di rispondere a qualunque commento , o domanda sulla E-zine o sui singoli articoli.

    Ninni Radicini
    Oggi 1 Luglio 1997


    Ninni Radicini


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